BELLOCQ: IL FOTOGRAFO DALLA FRONTE PIATTA

Pallido, francese, mentalmente disturbato, la fronte enorme e piatta, le spalle strette, la voce stridula, alto poco più di un metro e mezzo, pochi capelli chiari. Così descrissero John Ernest Joseph Bellocq (1873-1949) i suoi contemporanei. Sappiamo inoltre che era nato in una benestante famiglia creola francese, a New Orleans, che lavorava come fotografo per la compagnia navale Foundation Company, che andava sempre in giro con la sua Bantam Special e che era perdutamente innamorato di Adele, una prostituta del Distretto, uno dei bordelli di Storyville, il quartiere a luci rosse di New Orleans.
Tutto ciò che resta di questo misterioso personaggio sono 89 lastre fotografiche: ritratti delle prostitute di Storyville ritrovati nella sua scrivania dopo la sua morte e miracolosamente sopravvissuti alla censura del fratello, un prete gesuita che dopo la dipartita del fotografo distrusse tutte le stampe. La scrivania fu venduta dai proprietari di casa e le lastre - all'interno di essa fortunatamente custodite - finirono nelle mani di Larry Borenstein, un mercante d'arte.
Nel 1966 Lee Friedlander (fotografo statunitense) acquistò le lastre che nel '58 Borenstein gli aveva mostrato dopo un concerto della Kid Thoma's Band,  le portò con sé a New York e le stampò su carta aristotipica:
E. J. Bellocq, Untitled, c. 1912
© Estate of E. J. Bellocq/Lee Friedlander 

E. J. Bellocq, Untitled, c. 1912
© Estate of E. J. Bellocq/Lee Friedlander 

E. J. Bellocq, Untitled, c. 1912
© Estate of E. J. Bellocq/Lee Friedlander

E. J. Bellocq, Untitled, c. 1912
© Estate of E. J. Bellocq/Lee Friedlander 

E. J. Bellocq, Untitled, c. 1912
© Estate of E. J. Bellocq/Lee Friedlander 
Curiosità: alcune delle lastre di Storyville presentano cancellature a graffio sui volti delle prostitute e non si sa chi le abbia deturpate, né per quale ragione lo abbia fatto. Forse il gesuita? Forse lo stesso Bellocq?
Altra curiosità: si narra che il nostro simpatico Toulouse-Lautrec de la photographie du bordel americain fotografò altresì i fumatori d'oppio nelle fumerie della Chinatown di New Orleans. Nessuno si capacita di come riuscì ad accedere al quartiere e a convincere i cinesi a lasciarsi fotografare e nessuno, a eccezione forse di Dan Leyrer e Joe Sanarens, vide mai quelle fotografie perdute e mai più ritrovate....