Parent(hèse) N°4






Incubo (E)nucleare: Il peggior nemico dell’Uomo è l’Uomo stesso 
Enucleare , parola che contiene in sé l’incubo che in questi giorni preme sul ventre del Giappone ma non solo, è voce dotta e deriva dal latino ‘enucleare’: togliere (ex) il nocciolo (nucleux, dim. Di nux ‘noce’). Il significato è quello di spiegare con precisione una determinata questione, individuare i termini essenziali di un problema, mettere a fuoco non una parte qualunque di un discorso, ma l’essenziale, il nocciolo per l’appunto. Vi sono parole pericolosissime, una di queste è ‘Progresso’. Sembra evidente che questo ideale cammino in avanti – della scienza e mai degli affetti, è doveroso puntualizzarlo - anziché portare ad un effettivo miglioramento si stia trasformando in una inesorabile marcia verso la morte e che il più arrogante tra tutti gli animali, ovvero l’Uomo, stia lavorando alla distruzione totale del Pianeta che benevolmente lo ospita. Gli irresponsabili affaristi che intendono far credere alle masse che il PIL sia lo strumento di misurazione del benessere di una nazione sono ben capaci di pubblicizzare l’energia di 50 anni di possibile utilizzo di uranio, ma non altrettanto bravi , ad esempio, a considerare quanto tempo sarà necessario per il completo confinamento delle scorie radioattive. Questo è un esempio lampante di ‘enucleofobia’. Uno tra tanti. Troppi.

Poesia 
Una mattina una poetessa si sveglia e ritrova il suo libro in una nota libreria romana. Normale? Può darsi, ma se a portarlo lì non è stata lei? Se non ne sapeva nulla? “Monologo delle esistenze” di Federica Salvatori è la prova del fatto che quando la poesia ha urgenza di farsi leggere sa benissimo come muoversi ed è perfettamente in grado di occupare da sé gli scaffali più ambiti. L’intraprendenza surreale di questo testo dovrebbe essere d’esempio per tutti noi. Per saperne di più contattate Federica o visitate il link:

Attualità 
Mega sisma devastante in Giappone: 20 mila dispersi, i morti non si contano; paura atomica a Fukushima; più di un milione di italiani in piazza in difesa della Costituzione e della Scuola Pubblica; un premier che dichiara di essere pazzo; continuo bagno di sangue in Libia; 11 285 clandestini a Lampedusa e l’ Unione Europea se ne sbatte; aumentato di 36,7 miliardi in un mese il debito pubblico; Bahrein nel caos; condizioni disumane negli ospedali psichiatrici; l’ inflazione che vola; italiani allergici ai suoni; e poi i soliti pedofili, i soliti disoccupati, le solite corruzioni, i soliti stupri e il Papa che vuole andare in televisione, le solite madri che uccidono i figli che uccidono i padri, eccetera eccetera … Bell’anticipo di Apocalisse e forse i Maya avevano ragione, ma in tutto questo … che fine ha fatto la salma di Mike?

Politica
Che l’Italia sia stata unita più dalla televisione che dalla politica e che il processo di unificazione non sia mai stato portato a compimento è argomento di vecchio orrore e rinnovabile sconforto. Quello che risulta difficile credere e soprattutto accettare è che, a 150 anni dalla presunta Unità, siedano in Parlamento consiglieri regionali che al levare dell’Inno Nazionale lascino inorriditi la loro poltrona per andare al bar ad ordinare brioche e cappuccino. Il resto è pizza e mandolino? “Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos'è questa robina qua?”